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Mi chiamo Teresa Piccioni e non potevo che diventare un’allevatrice, perché sono una ragazza semplice, mi sono sempre piaciuti gli animali! La mia azienda si trova nella frazione di Pietralta, nel comune di Valle Castellana (Teramo): è stata colpita dal terremoto del 2016 e dalla neve dell’inverno 2017.
Grazie ad “Alleva la speranza” potremo acquistare un silos, un carro di mungitura e un carro miscelatore per il mangime.
L’azienda, quando l’abbiamo ereditata da mio suocero, aveva un’ottantina ovini. Oggi siamo arrivati a 450 tra capre e pecore. Abbiamo poi bovini, polli, conigli e galline. Io sono nata qui vicino, a pochi chilometri, ad Acquasanta Terme e quando mi sono sposata ho preso in mano l’azienda.
A Pietralta abbiamo passato tutta la nostra vita. Ho 47 anni e tre figli uno di 21, uno di 18 e un altro di 16 anni. Il nostro è un lavoro quotidiano, molto faticoso, che coinvolge tutta la famiglia: mio suocero, mio marito e i nostri tre figli. Loro vogliono restare a Pietralta, anche se è un paese in mezzo alle montagne. Io lo so, perché per me è lo stesso: ai miei figli piace la vita libera, dietro agli animali, con il cielo sopra la testa. Vanno a cavallo, sono sempre a contatto con la natura, si sporcano di fango ma sono felici. Quando vanno in città per la scuola, ad Ascoli Piceno, non vedono l’ora di riscappare qui in montagna! La loro vita è qui, in città non si sentono a loro agio, non si sentono nella loro pelle.
I ragazzi in azienda fanno “quello che ci sta da fare”: danno da mangiare alle capre, mungono, portano al pascolo le bestie. Cominciamo la mattina molto presto e finiamo con il calare del sole, ma è proprio grazie al duro lavoro che abbiamo potuto quadruplicare il numero delle nostre capre: abbiamo inserito nuovi capi e abbiamo fatto accoppiare quelli più belli e forti!
Le nostre capre sono di una razza particolare, quella abruzzese del Teramano, che ci siamo impegnati a tutelare: hanno il manto nero e sotto bianco, sul muso una striscia nera e guance bianche. La loro particolarità è che resistono al freddo delle montagne e sono molto forti. Questa razza, tipica del territorio, ci rende particolarmente orgogliosi e la stiamo reintroducendo e diffondendo: aiutando noi, si sostiene tutta la zona del teramano a rilanciare la sua economia! Infatti, stiamo cercando di creare un biodistretto, per fare del teramano un’area geografica vocata al biologico, dove agricoltori, cittadini, operatori turistici, associazioni e pubbliche amministrazioni stringono un accordo per la gestione sostenibile delle risorse.
Il terremoto ci ha messo, letteralmente, in mezzo ad una strada. La stalla che era in cemento e legno è stata dichiarata inagibile e l’area è diventata tutta inedificabile (quindi classificata come R4). Tutta la zona di Pietralta è a rischio frana. A Valle Castellana sembra di essere ancora in piena emergenza. Solo a luglio sono stati avviati i lavori per le casette S.a.e. (soluzioni abitative d’emergenza), in ritardo di un anno.
Guardando al futuro, vogliamo rilanciare la nostra azienda, continuare a valorizzare la capra teramana e portare avanti il progetto del biodistretto, per aiutare tutta la comunità.
Grazie alla campagna “Alleva la speranza” vorremmo acquistare una mungitrice mobile, per rendere meno faticoso il lavoro di mungitura delle capre, che fino ad oggi viene fatto a mano dai miei figli. Poi ci servirebbe un silos, utile per immagazzinare il granturco perché non si bagni e marcisca. Un’altra urgenza è la trinciatrice, si tratta di un macchinario per miscelare granturco e fieno e produrre il mangime pronto. Sembrano piccole cose, ma per noi fondamentali in un momento di difficoltà come questo! A chi mi chiede “ma chi te lo fa fare di rimanere lì?” rispondo: “certo, con il portafoglio pieno scegli dove vai”. Però, nonostante le difficoltà, che sono state tantissime, a me è sempre piaciuto stare qui e non baratterei questo paese di montagna con nessun altro posto al mondo.
raccolti da 92 sostenitori
al traguardo