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Raccolto
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Mi chiamo Alba Alessandri, ho 28 anni. La mia azienda nasce 5 anni fa, quando, grazie all'aiuto dei miei genitori, ho comprato delle stalle abbandonate a Pieve Torina, dopo il terremoto del 1997.
Grazie ad “Alleva la speranza” potrò convertire al biologico il mio allevamento di mucche e favorire la diffusione di questo tipo di attività nel nostro territorio. Per farlo, ho bisogno di una recinzione anti-lupo, così da permettere agli animali di uscire dalla stalla e pascolare in sicurezza.
Oggi allevo una quarantina di bovini, delle mucche da ristallo e da latte. Insieme a 6.000 galline ovaiole, che già gestisco secondo i criteri della produzione bio. Ho aperto un mutuo, tutt’oggi ancora non estinto, per lanciare la mia attività. All'epoca studiavo Giurisprudenza ma avevo voglia di costruirmi un futuro concreto, più vicino rispetto a quello che ho visto nel lavoro di avvocato.
Ad oggi mi mancano ancora 10 esami per la laurea, finirò l’università per scelta personale, per la mia cultura, ma sono sicura che lavorare con gli animali sia la mia strada. Sono giovane e voglio contribuire in maniera attiva al rilancio del mio territorio con la mia azienda. Un impegno che mi ha spinto ad accettare la proposta di far parte dell’esecutivo nazionale di Coldiretti giovani impresa.
Avevo già vissuto il terremoto del ’97: me lo ricordo, ero in un certo senso, rodata e preparata. Anche se poi non ci si abitua mai davvero fino in fondo. La “botta grossa” per noi è arrivata a ottobre 2016. Sono stati momenti molto particolari, dal 26 al 30, con scosse che ci hanno colpito in sequenza.
Alla fine sai che la tua casa ha tenuto, in qualche modo, ma pensi ai cari, alle persone vicine. Se sopravvivi tu e sopravvivono i tuoi, se non devi contare i morti tra gli animali pensi che sei stato davvero fortunato. Ho avuto danni gravi alle stalle, al magazzino, dalle fondamenta alla muratura. In quei giorni, mi ricordo, abbiamo avuto problemi con le condutture dell’acqua per l’approvvigionamento idrico. La casa che avevo a Pieve Torina è inagibile e da quando c’è stato il terremoto non ci sono tornata più.
Ho due progetti per il futuro: ingrandire la mia azienda e far crescere la famiglia. Sto aspettando i fondi della Regione per la ricostruzione della stalla e intanto vado avanti con le tensostrutture provvisorie, dove purtroppo gli animali soffrono, perché ci fa caldo d’estate e freddo in inverno.
Con i fondi di "Alleva la speranza" vorrei rilanciare il biologico a Pieve Torina. Basta una recinzione per far pascolare le vacche sui nostri terreni e trasformare, così, tutta la mia azienda in bio. La recinzione dovrà essere fatta con caratteristiche particolari, a cominciare da tutte quelle utili per essere anche anti-lupo.
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